COSA APRIRE

Ristoranti, pub, bed&breakfast, agenzie di servizi, negozi di abbigliamento, ICT: qualunque sia il tipo di attività che si intende aprire è fondamentale conoscere il mercato di riferimento, se è saturo oppure se al contrario si ha un margine di inserimento. Troppi imprenditori italiani avviano attività in Paesi che in passato offrivano ancora spazi ma dove nel tempo sono mutate alcune condizioni. Pensiamo alla diminuzione del flusso turistico, all’apertura di altri concorrenti, a una riduzione dei prezzi. Per non incappare in errori di valutazione, tra le scelte migliori c’è sicuramente quella di prendere in gestione un’attività commerciale all’estero già avviata. In questo modo non si rischia di iniziare dal nulla. Ci sono diverse agenzie e diversi siti online, come il nostro, che si occupano appunto di fornire tutta una serie di informazioni, annunci e quant’altro sulle attività in vendita in diverse parti del mondo.

FINANZIAMENTI

L’ultima ma non meno importante regola da seguire è informarsi in merito alla possibilità di ottenere dei contributi utili all’apertura dell’attività stessa, sia nel luogo dove si intende andare sia nel luogo di residenza italiano. È possibile chiedere indicazioni presso il Ministero degli Esteri o alle singole camere di commercio provinciali. Ai fini della creazione e apertura di un’attività commerciale all’estero sono stati infatti istituiti dei finanziamenti pubblici per 
l’internazionalizzazione delle imprese sia a livello nazionale che internazionale. Questi finanziamenti come altre strutture utili ad aprire un’attività commerciale all’estero sono spesso collegate a governi o organismi pubblici internazionali,
che sono nati proprio per fornire aiuto e assistenza a coloro che intendono lavorare all’estero. Senza dimenticare l’apporto dell’Unione Europea che mette a disposizione un contributo finanziario a fondo perduto che va dal 20% al 50%. Si tratta di concessioni di capitale delle quali il soggetto erogante non richiederà la restituzione. Oltre ai fondi europei, ci sono anche quelli statali e quelli ad esempio delle Camere di Commercio provinciali.

Per conoscere nel dettaglio questo tipo di finanziamenti, ci si può rivolgere al sito di Cooperazione allo Sviluppo, facente capo al Ministero degli Esteri. Spesso questo tipo di agevolazioni sono rivolte a neoimprenditori dal momento che le imprese in fase di start up necessitano di supporti finanziari molto elevati, scarsamente integrati dai ricavi iniziali dell’attività di riferimento. Per questo motivo, una buona parte dei bandi si rivolge proprio loro, fornendo così gli strumenti utili per realizzare le prime tappe del proprio percorso di crescita.

Insomma ci sono tutti i presupposti per tentare la fortuna, cambiare vita e liberare quel sogno nel cassetto che stiviamo da anni. Con un po’ di studio, consigli giusti e una dosa di audacia potrebbe essere finalmente arrivato il momento di aprire quel famoso bar sulla spiaggia.

Di Enza Petruzziello